Il rispetto per il territorio ha valorizzato la sua autenticità più piena e sincera: il vino che ne è nato – prima vendemmia 2019 con 8.000 bottiglie; a marzo sarà in uscita la vendemmia 2020 – porta in etichetta il nome “Curej“, che è il soprannome delle famiglie che da sempre abitano e curano una piccola località di Rocchetta Tanaro, dove già nel Settecento i monaci praticavano la viticoltura. Il termine curej potrebbe derivare da cureja, la cintura dei pantaloni o la lunga cinghia che veniva utilizzata nelle macchine per battere il grano. Altri pensano che potrebbe derivare dai gurej, i gorreti, ovvero gli arbusti spontanei che nascono lungo il Tanaro usati per fabbricare le ceste. Curej è dunque la nuova Barbera d’Asti Docg di Braida: nel nome ha le sue origini e nei profumi e nel sorso ricorda il panorama di cui si gode dal Wine Resort: aperto, vasto, semplice, felice. Una barbera che nasce giovane e fresca, evolve con tre mesi di botte grande, alla quale l’affinamento in bottiglia dona bevibilità esaltando gli aromi primari. Si affianca alle altre espressioni di Barbera Braida: La Monella, Barbera del Monferrato frizzante, le riserve Montebruna, Bricco dell’Uccellone, Bricco della Bigotta e Ai Suma. La Barbera è nel nostro Dna, ed è sicuramente il vitigno che maggiormente identifica Braida nel mondo.
Colore rosso rubino violaceo brillante. Profumo ampio ed espressivo, fruttato e floreale, spiccano le sensazioni di mora e ciliegia fresche, glicine, tabacco dolce e liquirizia. Il sapore evidenzia gusto pieno, asciutto, secco, sapido e fresco, equilibrato nelle note speziate, fruttate e floreali.
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Descrizione
Dettagli del prodotto
- Annata
- 2021
- Grado alcolico
- 14%
- Provenienza
- Italia
- Regione
- Piemonte
- Vitigni
- Barbera
- Formato
- 0.75L