Il Montessu di Agripunica è l’espressione morbida, vellutata e potente del territorio del basso Sulcis, nella parte sud-occidentale della Sardegna, dove vige la denominazione Isola dei Nuraghi. Se si sfogliano i nomi che hanno dato origine a questa “creatura” salgono i brividi. Firme storiche, produttori acclamati ed enologi leggendari, del calibro di Giacomo Tachis, si sono riuniti in un unico progetto. Infatti L’Agricola Punica nasce dalla collaborazione tra la cantina sarda Santadi e la Tenuta San Guido (padre del Sassicaia) con lo scopo di creare vini sardi robusti e importanti, inaugurando il concetto di “super-sardo”, in analogia con quello di super-tuscan. Così nasce questa etichetta, un’espressione di carattere e di territorio, un concentrato di sole, vento, terra e mare che rappresenta l’essenza più profonda della Sardegna. Il rosso Agripunica prende il nome dall’area archeologica di Montessu che ospita la necropoli di domus de janas. Al suo interno sono presenti più di 40 costruzioni di epoca prenurargica, probabilmente antiche tombe, scolpite da motivi decorativi a forma di aspirale che vengono raffigurati nell’etichetta.
Il Montessu Agripunica è composto per il 60% da uve di Carignano, vitigno tipico del territorio, e per il restante 40% da varietà internazionali di stampo francese vinificate separatamente: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Syrah. Le uve provengono dai 170 ettari di vigneto di proprietà della cantina, caratterizzati da terreni profondi a medio impasto, ricchi di argilla, sabbia e calcare, e immersi in un microclima tendenzialmente caldo, arido d’estate e mite in inverno. In cantina il mosto fermenta a temperatura controllata con periodici rimontaggi. La fermentazione malolattica è svolta completamente e dona maggiore morbidezza. L’affinamento finale si svolge per 15 mesi in barrique di rovere francese.
Il vino Montessu si presenta nel calice con un affascinante abito luminoso e allegro, color rosso rubino intenso. Girandolo nel bicchiere traccia archetti e lacrime che scendono molto lentamente verso il liquido. Ciò ci dà informazioni sul fatto che siamo davanti ad un rosso carico e ricco di materia, caldo e di grande struttura. Al naso incanta con i suoi favolosi e invitanti profumi di confettura di frutta e sensazioni marine, che ci riportano con la mente in riva al mare sardo. Seguono sfumature fumé e folate di macchia mediterranea tinte di caffè e cioccolato con note soffuse di tabacco. In bocca si rivela elegante e voluminoso, con tannini setosi e ben scolpiti in un corpo muscoloso e di pregevole equilibrio. Si tratta di emozioni liquide nate in un terroir capace di stupire.