Dimentichiamoci per un attimo tutte le migliori Barbera, quelle fresche e fragranti, sorrette da acidità e caratterizzate da scorrevolezza di beva. Qui siamo di fronte a una Barbera d’Asti che sorprende e travolge, con un mix frutto-spezie che varia dal torrefatto alla liquirizia, per arrivare alla vaniglia. Nel “Bricco della Bigotta”, Barbera etichettata Braida, la polpa della prugna matura viene avvolta da eleganti sentori terziari, che si traducono in un bilanciamento suadente e potente. Quindici mesi di riposo in barrique e un anno di affinamento in vetro arrivano a comporre una bevuta articolata e ampia, ricca in ogni sfumatura e da scoprire sorso dopo sorso. È una Barbera da riservare per le cene del fine settimana, per che quello che ha da offrirvi è molto di più di ciò che offrono le solite Barbera.
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