“Per me il Barolo è la nona sinfonia di Beethoven.” Parole di Giacomo Oddero, che racchiudono tutta la potente espressività di un luogo che ha dei tratti quasi magici. Siamo in Langa, più precisamente a La Morra. Qui la famiglia Oddero produce vini da singoli cru, capaci di esprimere i caratteri di un preciso terroir, ma anche un Barolo da assemblaggio di differenti sottozone. Quest’ultimo rappresenta l’anima del territorio: un’espressione che ne racchiude l’essenza perché in grado di mostrare un carattere sovrabbondante di sfaccettature. Il Barolo Oddero, come da disciplinare, è ottenuto da sole uve Nebbiolo. Da qualche anno la cantina è in conversione biologica e questo indica una filosofia produttiva che viene seguita sia in vigna che in fase di vinificazione. I vigneti impiegati per la produzione sono tre, siti nei comuni di La Morra e Castiglione Falletto. La fermentazione delle uve, che si svolge in vasche di acciaio inox, avviene separatamente per ogni vigneto. Così come l’affinamento, che avviene separatamente all’interno di botti di rovere austriaco e di Slavonia per circa 30 mesi. L’assemblaggio prende luogo in primavera ed è seguito da un ulteriore periodo - circa 6 mesi - di maturazione in bottiglia. Dal comune di La Morra proviene la finezza e l’eleganza, mentre la zona di Castiglione Falletto racconta dei tratti potenti ed incisivi del Nebbiolo. Il suo colore è rosso granato, reso quasi brillante dalla tipica trasparenza propria della varietà. Il naso si apre in un’ampiezza coinvolgente, fatta di fiori appassiti, sentori speziati e note terrose. La classe si conferma in un tannino sì presente e ruvido, ma elegantemente gestito. La struttura è piena e la persistenza lunga. Un vino che richiede pazienza: la costanza nell’impegno per la sua produzione e la trepida attesa della sua piena maturazione in bottiglia lo arricchirà di storie da raccontare.
- -8%
- Nuovo