La storia del Castello della Sala è legata a doppio filo con la storia della nobile famiglia che ne ha seguite le sorti dalla sua costruzione, iniziata nel 1350, fino al 1518, quando Pietro Antonio Monaldeschi della Vipera della Sala morì e sua moglie e cugina Giovanna Monaldeschi della Cervara lo lasciò all’istituto di carità Opera del Duomo di Orvieto. Dal 1940 appartiene agli Antinori ed è la fucina dei bianchi dell’azienda. Fra tutti spicca il Cervaro della Sala, che dalla sua prima vendemmia nel 1985 ha fatto sempre più parlare di se ed è stato annoverato nel firmamento dei grandi bianchi della penisola. Raffinato e intenso, strutturato e persistente, è ottenuto da uve Chardonnay con una piccola percentuale di Grechetto, uva autoctona che apporta acidità e lo lega ancor di più al territorio. La vinificazione avviene in barrique di Allier e Troncaise, dove poi il vino matura per sei mesi prima di essere imbottigliato e lasciato affinare per altri 10 mesi.
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